domenica 11 marzo 2012

Hasta luego

in spagnolo vuol dire Arrivederci, ma non è per voi, è per Blogger.  Questo blog cambia sede e prospettive e si trasferisce su WordPress qui.  Per accogliervi nel nuovo spazio, ho pensato di lanciare un giveaway, che spero vi piacerà (è il primo che organizzo !!).

Avevo voglia di focalizzare di più le prospettive da cui guardo quello che racconto, cioè le nostre scelte e le nostre azioni giorno per giorno, e uno spazio nuovo è la maniera migliore.

Una nota: nel blog nuovo, nel banner in alto, ci sono pagine che sto ancora terminando: siamo come dopo un trasloco, con le idee e gli oggetti che pian piano prendono una nuova vita.

domenica 4 marzo 2012

Kitchen 2

Non riesco più a fermarmi: il pomeriggio dopo il lavoro o il fine settimana, sono sempre in cucina !! Questo fine settimana poi siamo stati forzati a stare in casa tutto sabato causa ciclone tropicale.  Fa sempre molto caldo qui in Africa australe, ma la sera si riesce a tollerare un poco di forno acceso perchè soffia aria fresca.  Qui da noi i ristoranti propongono tutti le stesse identiche cose, per cui non c'è nulla di meglio che mangiare a casa propria anche durante il fine settimana.  Ecco quello che sto cucinando in questi giorni:
- della serie torte per la colazione, questa l'ho trovata sul sito di Labna, che ultimamente è la mia seconda casa per quanto riguarda cucina vegetariana e torte;
 
 - sempre nello spirito di proporre più scelte vegetariane, dopo aver ascoltato insieme ad Ale i documentari di Cobrizo, ecco i Falafel di Jasmine (sempre su Labna).  Si conservano bene in frigo alcuni giorni, per cui vale la pena di cucinarne un pò;
- attenzione: questo pane Pita da dipendenza !! qui l'ho preparato con crema di avocado (solo avocado schiacciato con la forchetta e un pò di sale) ed i falafel di cui sopra.  Per far gonfiare la pita, la pasta della pita deve essere tirata sottile sottile come fosse un pezzetto di lasagna, senza i bordi che avrebbe invece una pizzetta, e bisogna infornarla in forno ben caldo;
 - un'altra ricetta di Nigella, sempre tratta da Kitchen e cucinata per non annoiare Victor con troppo vegetarianesimo: cotolette di petti di pollo fatti marinare 1 notte in frigo in buttermilk e salsa worchestershire (per il buttermilk, mescolare 4 parti di latte intero e una di yogurth bianco), e poi impanati senza uovo, solo con pangrattato, sale e aromi (io qui ho usato prezzemolo); ma vengono buone anche impanate con la polenta istantanea (io oggi ho usato quella taragna istantanea), oppure non fritte ma cotte in forno con un filo d'olio nella teglia.  Nigella nell'impanatura metteva anche parmigiano, ma non saprei dirvi perchè io l'ho finito;
- se cercate idee vegetariane: il sito My New Roots pieno di ricette e foto deliziose: io ho provato questa zuppa e pure a Victor è piaciuta molto !! ve la consiglio

mercoledì 22 febbraio 2012

Kitchen

 
Mentre Ale scala gli alberi del giardino, o si butta in "piscina", io disegno la nostra casa in Perù: non vedo l'ora di costruire la nostra casa !!!  Nei miei disegni, la cucina ha la stessa grandezza della sala principale, ed ha un gran tavolo centrale di legno con vicino il piano cottura (come quello dei  ristoranti), poi c'è la stanzina della dispensa, il lavabo di pietra (si, lo voglio di quelli grandi di pietra, in cucina !!), le credenze a vetri per piatti e bicchieri e su un lato, un'arcata che sovrasta un tavolo a muro in cui si mangia come al bar, solo che su entrambi i lati.  La sala ha due grandi porte a vetri che si aprono sulla veranda che serve come entrata, con 2 panche di mattoni e un a  un piccolo  horno de barro * in cui cuocere pane, pizza, mais peruviano e stare a scaldarsi d'inverno quando il forno funziona (* forno tradizionale fatto con mattoni di fango).
Sto già pensando a come saranno anche gli interni, e sicuramente, oltre che i mobili, mi farò costruire da Victor un leggio per sostenere i miei libri di cucina mentre sono in creazione piatti di tante tradizioni diverse.  Per ora pratico molto la tradizione inglese e portoghese visto il posto in cui ci troviamo, ed ultimamente, considerando i miei pensieri, mi ispira un sacco il libro Kitchen di Nigella Lawson.  Con Nigella diciamo che ho imparato l'inglese 1 anno e mezzo fa, perchè dopo un corso  serio di 1 mese metà giornata tutti i giorni, ho continuato a leggere un sacco di libri in inglese e soprattutto libri di cucina.  Poi insieme al lavoro in cui l'inglese lo uso ogni giorno, alla fine anche questa lingua è entrata nella mia testa..... ma se ripenso all'anno scorso, inglese e portoghese da imparare..... ho fatto grandi progressi !!!!! con ancora tanto da imparare, senza dubbio: non si finisce mai.
Vi lascio con la ricetta di biscotti che ho fatto per S. Valentino e che poi ho lasciato a Victor per il suo viaggio di lavoro, avvolti nella carta stagnola dorata del cioccolato, perchè non gli venisse fame... In questo libro non ci sono solo dolci, ma ricette di ogni tipo per ogni momento, il tutto cucinato nella cucina di Nigella.

Chocolate Chips Cookies di Nigella (tratti da Kitchen: Recipes from the Heart of the Home)
Ingredienti: 150 gr di burro (non salato); 125 gr di zucchero di canna; 100 gr di zucchero bianco; 2 teaspoon di estratto di vaniglia; 1 uovo (freddo di frogo!!); 1 rosso d'uovo (freddo di frigo!!); 300 gr di farina; 1/2 teaspoon di bicarbonato di soda; 1 pacchetto di gocce di cioccolaro
Far sciogliere il burro e lasciarlo raffreddare un poco; versarlo quindi sulla miscela di zucchero bianco e di canna (io uso un semplice sbattitore a fruste).  A questo punto versare la vaniglia e le uova e mescolare finchè la miscela si schiarisce e diventa come una crema.  Aggiungere ora farina, bicarbonato e chocolate chips.  A questo punto, la miscela, che si attacca alle fruste, è pronta per fare i biscotti.  Nigella usa un cucchiaio da ice-cream, e trovo che sia meglio passarlo in un bicchiere d'acqua dopo ogni immersione nella pasta, poi con un coltello o le dita, si fa scivolare la miscela in una teglia imburrata e infarinata, distanziando i biscotti 8 cm.  Si passano in forno per 15-17 min a 170°C, finchè i bordi sono leggermente scuri.  Toglieteli anche se la superficie è ancora un pò molle, l'importante sono i bodi duri, perchè permettono di staccare i biscotti senza che si rompano; il resto solidifica durante il raffreddamento.
 Conservarli in barattolo di latta..... se resistono.

ps. come osserva la mia mamma nei commenti, forse lo zucchero si può ridurre; io ho usato lo zucchero di canna scuro dello Zimbabwe e pensavo che fosse quello che li ha resi un pò dolci, ma le gocce di cioccolato erano amare quindi non dava fastidio, ma si, credo che la prossima volta proverò con solo 50 gr. di zucchero bianco.

domenica 12 febbraio 2012

andantino allegro

Anche qui, nell'Africa rurale che dà sul mare, riusciamo a fare la pizza !! uso la farina per dolci, (l'unica che si trova qui), con farina bianca di mais (con cui qui si fa la polenta che accompagna ogni pietanza), il lievito portato dall'Italia (o quello arabo locale, quando sarà finito il lievito italiano), olio extravergine (portato dall'Italia e quando sarà finito, quello extravergine che troviamo in Sud Africa), polpa di pomodoro autoprodotta, formaggio mozzarella locale (di quello solido però.... si chiama mozzarella perchè si scioglie bene), e usando questa ricetta di Anice e Cannella, produco una pizza che non è male.  
Mentre scrivo, è andata via di nuovo l'acqua (a sorpresa!!!), e a questi disservizi, non mi riesco ad abituare, perchè scompare a sorpresa per mezze giornate o giorni, non solo l'acqua, ma anche la luce, internet; le bombole del gas non ci sono state per 4 mesi in tutto il Sud del Paese..... voi direte: beh, state in Africa !! ma a me viene in mente l'America Latina, e la città della selva amazzonica dove ho conosciuto Victor: anche lì c'erano servizi che non funzionavano, ma non era così frequente, succedeva di tanto in tanto; e poi qui vicino abbiamo il SudAfrica dove invece tutto funziona meglio.  Così mentre aspetto che torni l'acqua per farmi l'ennesima doccia fredda della giornata per rinfrescarmi un pò, mi sono seduta per godermi internet un pochino.  Sono contenta di avere internet, è un filo con il resto del mondo a cui non potrei rinunciare, che mi permette per esempio di tenermi in contatto con i miei genitori e gli amici, studiare Android con i tutorial in linea, tenermi aggiornata, leggere i miei blog preferiti,  trovare idee, ispirazioni, stimoli, e di sognare anche un pò. 
Prima di augurarvi buon lunedì, volevo solo mostrarvi quello che mi ha fatto felice questo fine settimana:
- la tenda da indiano che ho finalmente fatto per Ale, senza cuciture perchè non avevo voglia di cucire a mano a lungo questi giorni di gran caldo e non volevo rimandare ancora; ho usato solo i pali dei pomodori, una tenda comprata al mercato che viene da chissà dove, e un pò di filo di rafia per fissare in alto la struttura a raggiera dei 5 pali che ho usato.  Ma se avete una macchina da cucire, meglio operare secondo questo tutorial di Chiara.  
- il gelato al cioccolato !! la ricetta è quella squisita di Labna, e devo dire che anche se la nostra gelatiera è di quelle da tenere in frigo per raffreddarsi, per poi funzionare fuori con il motore, e che con questo caldo, fa fatica a mantenersi a lungo congelata, lo stesso il gelato è venuto buono; ha solo avuto bisogno di una passata in frigo, come indicava la ricetta di Jasmine
- Ale sta esplorando nuove capacità: eccolo in arrampicata sulla soglia di casa !!  io ero uscita per sapere dov'era ed una voce mi ha chiamato dall'alto......

Alla fine qui ci stiamo abituando a usare quello che abbiamo a disposizione, ma posso dire che la mia attitudine è non accontentarmi: cercare sempre, esplorare, conoscere, studiare, per avanzare con l'allegria di vedere tutte le capacità che possiedo e che magari neppure sapevo di avere.  Aver capito questo mi ha dato anche nuovo slancio sul lavoro, in cui stavo un pò languendo gli ultimi mesi.  E' ichinen sanzen: quando l'atteggiamento cambia, ogni cosa cambia.  O come diceva Goethe "niente è dentro e niente è fuori: poichè ciò che è dentro è fuori".  Quindi ho smesso di autocompiangermi, e mi sono data una bella scrollata dentro.
Ora si, buon lunedì !!!

Dimenticavo: Daniela del Coltello di Banjas ha autoprodotto un libro fotografico sull'inverno  !! si intitola Quando è Inverno: io ci sto facendo un pensiero, e dato che mi piace promuovere le buone idee, se non l'avete ancora visto sul suo blog, vi lascio il link al sito sul quale è in vendita e su cui è possibile vedere la preview del libro.

mercoledì 8 febbraio 2012

imparare nuove tecniche


Una delle cose più divertenti da fare qui dove viviamo, è andare al mercato alla mia baracca preferita di capulane, e comprare vari tagli, che hanno già una dimensione prefissata in quanto sono usate per coprire i vestiti in strada, come gonne in casa, per portare i bambini, per confezionare vestiti.  Io ed Ale le usiamo per mille altre cose ed è curioso per me vedere lui che è maschio, che si litiga con me le mie capulane, perchè le deve usare come mare e terra (come qui in alto), fuochi per la sua cucina di cartone, tovaglietta, spiaggia.....

Per ora questo in alto è il mio angolo creativo, con le stoffe e i libri, mentre sotto ci sono i cesti africani con i lavori in corso, la lana cardata, le lane che mi sono fatta arrivare.  Un libro che mi sta stimolando ultimamente e che sto studiando per usarlo appena avrò raccolto tutto il materiale, è The Pratical Guide to Patchwork, di E. Hartman.  Interessante la casa editrice, perchè se esplorate questo link, potrete anche veder tutti gli altri libri meravigliosi che stampano.... sto seriamente pensando che il mio prossimo lavoro deve essere per una casa editrice che stampa libri che mi piacciono, o per Amazon o un altro grande venditore di libri, non so se l'ho già scritto.......



Questo libro mi piace particolarmente perchè spiega in maniera semplice e pratica, come fare coperte patchwork.  Io sto meditando di usare le mie stoffe africane per fare una bella coperta, anche se mi manca una stoffa in tinta unita per fare un pò di stacco fra le varie sezioni.... insomma, studio per poi avere già la tecnica in testa al momento di operare.  Vi ho messo le foto di alcune pagine per dare un esempio del testo, perchè non tutti i libri che parlano di arti manuali, sono poi effettivamente in grado di insegnare come si fa qualcosa.  Io penso che se non avessi imparato a cucire guardando mia nonna e mia mamma, starei facendo la stessa fatica che faccio con i ferri al momento di tessere a maglia. 
 Un grande abbraccio.

martedì 7 febbraio 2012

rotta verso la Grecia


Per chi ama il mare con passione come me, segnalo l'iniziativa di un gran amico.  Ci conosciamo da 10 anni e continuamo a discutere sempre, ora più di allora, ma continuamo amici non si sa come.  Lui è lo skipper di NECTON (la barca nella foto) e come ogni estate, organizza crociere in Grecia.   Vi confesso che ho una gran voglia di andarci, ma Ale è troppo piccolo..... vedremo, e comunque se volete maggiori informazioni, ecco la mail: info@@lavelella.com (ho messo 2 chiocciole per evitare lo spam, quindi bisogna toglierne una quando si usa qusta mail)

E come dice sempre il mio amico: la vela sembra un settore caro per pochi privilegiati, ma quando ci entri, scopri che non è così, perchè chiaro, c'è chi va in barca solo per dimostrare un certo status, perchè le barche sono care da comprare e ancor più da mantenere, e perdono valore con il tempo, ma il mondo della barca a vela è anche pieno di gente bellissima, che vive sul mare solo per passione e che si aiuta per permettere a chi ha la stessa passione, di farla sbocciare e prosperare.  Io l'ho provato di persona e mi manca quel contatto con la natura e con il tempo che si prova quando si osserva tla Terra da un'altra prospettiva......Quindi anche se solo avete sognato di andare un giorno in barca, scrivete e chiedete informazioni, anche solo per cambiare idea !!

domenica 5 febbraio 2012

ultimo mese d'estate


Dopo le inondazioni, sembra che sia tornata la calma qui da noi.  I tramonti sono molto belli in questi ultimi giorni, con una luce speciale.  E devo ringraziare il lavoro che è diventato davvero noioso, perchè il mio stato vitale sempre in cerca di stimoli e di divertimento mi ha spinto a cercare una risposta: mi sono messa a studiare da autodidatta i sistemi Android, sto pensando di fare un programmino in Phyton e mi sto scatenando in casa a far muovere le mani.

Così i miei ultimi successi sono stati:
- pantaloni per Ale fatti con capulana (in portoghese qui si chiamano così i tessuti africani); il modello è preso da dei pantaloni usurati di Ale, che ho disfatto ed usato come cartamodello; volevo provare di nuovo con i pantaloni sarouel, ma non ho più le misure.....  Questi pantaloni li ho cuciti a mano, cosa non troppo lunga quando si tratta di vestiti da bambino.

- ho fatto la mia prima marionetta: un Re con il volto e le mani fatti con una mia vecchia maglia, imbottito di lana cardata di Gaia, vestito con capulana, capelli e barba sempre in lana cardata fissata con qualche punto, corona fata con carta dorata del cioccolato e fili di lana tinta con betulla, sempre di Gaia.  Ho dovuto fare con quello che avevo qui: sto imparando a rivalutare  tutto quello che mi trovo fra le mani, e devo dire che il risultato mi piace parecchio, tanto che oggi inizio la Regina e poi farò altri personaggi, con volti di tutti i colori.  L'ispirazione viene dal solito libro di F. Jaffke Toymaking with Children.  E scusate la publicità all'Erbolario, che neppure mi piace, anche se devo dire che il loro calendario, che mi ha regalato la mia erborista in Italia, è proprio bello.

- anche se fa molto caldo, la sera, con il venticello, sforno torte per la colazione: questa con la mia solita ricetta che ho riportato qui, e con le fette d'ananas; unica variazione invece dello zucchero, il miele di Amarula, che fa diventare la torta così compatta, mentre lo zucchero la fa uscire bella spugnosa.
Prima di salutarvi, una richiesta e un dono per ricambiare il favore: come vedete nell'immagine in alto dove Ale legge un Topolino, a lui piace molto guardare le immagini perchè le storie ancora non le legge, ed i fumetti sono storie fatte da immagini.  A me non piace molto la qualità dei disegni dei Topolini, anche se glieli faccio leggere perchè vedo che a lui piace e mi ricordo che a me piacevano pure parecchio da piccola.  Però gli propongo anche altri tipi di libri, che abbiamo disegni dettagliati e curati, senza colori squillanti o patinati.  Sono sempre alla ricerca di libri di questo tipo, e per questo vi volevo chiedere il favore di segnalarmeli.  Io intanto vi segnalo questo libro: Le Quattro Stagioni di Boscodirovo ed altre storie di Jill Barklem.  I topolini di Boscodirovo sono industriosi, amano far festa e star insieme, si prendono cura gli uni degli altri all'interno della loro comunità.  I disegni della Barklem sono molto accurati, e mentre leggo ad Ale le storie, lui si esamina bene tutti i disegni.  A me piace perchè mi spinge a cercare di vivere a Boscordirovo anche io.